Sulle orme di Pogacar: lo spettacolo mozzafiato della Granfondo Livigno Alè

Oltre 1000 atleti provenienti da tutto il mondo si sono messi alla prova sui passi più iconici. Ancora una volta Livigno capitale del ciclismo: Jack Burke e Laura Simenc si impongono sul traguardo del Mottolino. 

Livigno, 28.06.2025 – Grande successo per la Granfondo Livigno Alè, che ha animato il sabato livignasco, portando sulle strade della località oltre 1000 atleti provenienti da ogni angolo del Pianeta, nonostante il cambio di programma dell’ultima ora. Il maltempo degli ultimi giorni, infatti, ha provocato il cedimento di un muro di contenimento, che ha rovesciato sull’asfalto detriti, massi e fango lungo un tratto del tracciato. La conseguente chiusura stradale, imposta dalla Prefettura, ha impedito lo svolgimento della gara prevista sul percorso più lungo, dirottando tutti i partenti sul tracciato medio, da 106 chilometri e 2050 metri di dislivello.

Un percorso comunque magnifico, dall’importantissimo livello tecnico, che ha preso il via da Aquagranda, il Centro di Preparazione Olimpica e sede di Casa Italia per i Giochi del 2026, e attraversato il centro di Livigno fino a raggiungere il Passo della Forcola, per entrare così in Svizzera. Da lì, i ciclisti hanno affrontato il passaggio suggestivo del Passo del Bernina, sono discesi lungo l’Engadina, e hanno attraversato il tunnel Munt La Schera, per proiettarsi poi verso le salite conclusive. Gara vinta dal canadese Jack Burke, nel maschile, in 2 ore, 50 minuti e 26 secondi, che è riuscito con una progressione impressionante a staccare il resto del gruppo di sette fuggitivi con il quale si era presentato ai piedi del passo Eira. Tra le donne invece, grande performance di Laura Simenc, prima donna al traguardo, atleta slovena, a conferma dell’importante tenore internazionale della competizione.

Di particolare impatto è stata la doppietta di salite mozzafiato che ha concluso la prova, con due giganti del ciclismo internazionale in rapida successione: il Passo Eira e il passaggio conclusivo, sul Mottolino, che hanno permesso ai migliori di fare la differenza e che hanno fatto rivivere le emozioni dell’arrivo in solitaria di Tadej Pogacar durante la tappa regina del Giro d’Italia 2024. Tadej a cui era anche ispirato il “segmento Pogacar”, una gara dentro la gara, che ha premiato l’uomo e la donna che hanno impiegato il minor tempo per completare il tratto dal passo Eira all’arrivo, proprio quello dove il campione sloveno, l’anno scorso ha fatto la differenza. Il premio, una bici da corsa Pinarello, è stato vinto da Jack Burke e Laura Simenc, gli stessi atleti che hanno vinto le classifiche generali.

Una giornata davvero speciale, per un disegno semplicemente magnifico, apprezzatissimo da tutti gli atleti presenti al via, rimasti colpiti dal mix di fascino paesaggistico e difficoltà tecniche, ben descritto dalle parole di Zdeněk Štybar, ciclista ceco, plurimedagliato mondiale di ciclocross, vincitore di tappa alla Vuelta e al Tour, due volte secondo alla Parigi-Roubaix e trionfatore della Strade Bianche 2015, che ha commentato: “È stata una gara splendida, che ci ha portato su strade iconiche, capaci di far sognare. Da un lato c’è grande complessità tecnica, come nel durissimo tratto finale, che davvero si fa sentire nelle gambe, dall’altro il contatto continuo con una natura mozzafiato. Ecco perché Livigno è una capitale del ciclismo europeo e tutti la scelgono per venire ad allenarsi e a divertirsi sulle due ruote. In più per me è un luogo speciale, ci ho passato almeno tre settimane l’anno per le ultime 25 stagioni, ed è sullo Stelvio che ho proposto a mia moglie di sposarmi”.

Granfondo Livigno Alè 2025 che si chiude quindi con un grande successo partecipativo e organizzativo, e che si inserisce perfettamente nella proposta turistico sportiva di una località legata al ciclismo in ogni suo aspetto. Il paradiso alpino per gli amanti delle due ruote, dai semplici appassionati ai più importanti campioni, che troveranno sempre, a Livigno, la risposta perfetta alle proprie esigenze.

Appuntamento dunque alla Granfondo Livigno Alè del prossimo anno, il 27 giugno 2026.

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Granfondo Livigno Alè – Aggiornamento del 27.06.2025

Oggi la Prefettura della Provincia di Sondrio ha ordinato la chiusura della strada dello Stelvio a seguito di una frana comunicata dall’Anas. Il maltempo che ieri sera si è abbattuto sulla Valtellina ha provocato il cedimento di un muro di contenimento che ha rovesciato sull’asfalto detriti, massi e fango, rovinando il manto stradale all’altezza dei Bagni Vecchi di Bormio. Con grande dispiacere questa chiusura impedisce lo svolgimento del percorso Lungo della Granfondo Livigno Alé, in programma per domani, sabato 28 giugno, con partenza dall’Aquagranda, in Livigno. La sicurezza di tutti gli atleti coinvolti è la nostra principale preoccupazione. Viene invece CONFERMATO IL PERCORSO DELLA MEDIOFONDO, sempre con partenza in Aquagranda, verso il quale verranno dunque dirottati tutti gli iscritti, che affronteranno un tracciato lungo oltre 106 chilometri per più di 2000 metri di dislivello. Un percorso di grande complessità tecnica e paesaggistica, che comprende alcuni dei passi più iconici in assoluto e mantiene intatto il gran finale, dal passo Eira al Mottolino, che riprende le fasi conclusive della tappa Regina del Giro d’Italia 2024. Vi ricordiamo che sul finale c’è la sfida sul “segmento Pogacar”, una gara nella gara, che premierà con una bici Pinarello i due migliori tempi cronometrici, uno maschile e uno femminile.

Ci scusiamo per l’imprevisto, dovuto a cause di forza maggiore, e nella certezza che anche nel circuito più breve, Livigno lascerà tutti i concorrenti a bocca aperta con i suoi scenari mozzafiato, auguriamo a tutti i partenti buon divertimento.

ORDINANZA CHIUSURA STELVIO

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Livigno, capitale del ciclismo: iscrizioni aperte per la Granfondo Livigno Alè

La tradizionale Granfondo torna a Livigno il 28 giugno tra grandi passi alpini, scenari mozzafiato e due percorsi tutti da godere.

Livigno, 15/01/2025 – Il Piccolo Tibet si conferma una grande capitale europea del ciclismo, preparandosi ad ospitare anche quest’anno la tradizionale Granfondo Livigno Alè, uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati italiani. Un evento di importante storicità, che torna quindi ad esplorare la natura incontaminata di Livigno, un luogo magico per gli amanti del ciclismo, che tra le sue montagne immacolate hanno a disposizione decine di opzioni e un’infinita combinazione di possibilità. Dalla mountain bike al downhill, dai passi più duri ai sentieri suggestivi e adatti a tutta la famiglia: qualunque sia l’esigenza a due ruote, Livigno è sempre in grado di soddisfarla. Quindi, pur essendo nel cuore dell’inverno, non è mai troppo presto per iniziare a programmare il prossimo viaggio sportivo, magari approfittando delle offerte speciali che permetteranno, fino ad aprile, di godere di un prezzo ridotto per partecipare alla Granfondo Livigno Alè.

La gara, in programma sabato 28 giugno, cade all’interno di un periodo denso di novità e di occasioni per gli appassionati di ciclismo. Per quanto riguarda l’Alè iscrizioni aperte già dal dicembre scorso, con il prezzo bloccato a 60,00€ fino al 30 aprile, un’occasione unica per assicurarsi il proprio pettorale a condizioni estremamente vantaggiose, scegliendo tra le due le opzioni di percorso proposte per mettere alla prova le proprie qualità.

Il percorso della Mediofondo è di 106 km con 2050 metri di dislivello e prevede la partenza da Livigno, la salita al passo della Forcola e al passo del Bernina, la seguente discesa in Engadina fino a Zernez, per poi risalire al Passo del Forno, attraversare il tunnel Munt La Schera e arrivare al traguardo del Mottolino, lo stesso identico finale che ha reso iconica la tappa regina del Giro d’Italia dello scorso anno.

Il percorso della Granfondo, invece, prevede una lunghezza di 166 km con ben 4100 metri di dislivello allungando il percorso più breve grazie all’aggiunta del passo Umbrail, del Passo del Foscagno e del Passo Eira. Percorsi di rara bellezza, che attraversano tutto l’arco alpino che corona la località, regalando ai partecipanti emozioni destinate a durare nel tempo.

L’ennesima conferma di quanto il ciclismo sia profondamente radicato nell’identità di Livigno: da sempre meta prediletta di numerosi campioni e di grandi squadre, per completare il percorso di avvicinamento ai più importanti eventi stagionali, grazie all’altitude training. Località che da anni è partner delle grandi corse a tappe e delle Classiche più iconiche del nostro Paese, e che recentemente è stata anche teatro della corsa rosa, quando Tadej Pogacar, proprio al Mottolino ha scritto una pagina di storia del ciclismo italiano. Una salita speciale, che sarà protagonista, come tutti i luoghi suggestivi della località, anche della Granfondo Livigno Alè.

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Granfondo Alé la Merckx: grande successo per la prima edizione a Livigno, in 800 sulle salite di Pogacar

Giornata indimenticabile nel Piccolo Tibet, tra scenari mozzafiato, le salite iconiche del Giro d’Italia e una giornata di grande partecipazione e sport

Livigno, 29.06.2024 – È stata una giornata intensa e spettacolare, quella che ha animato Livigno in questo magnifico week end di fine giugno. Un meteo soleggiato e temperature clementi, infatti, hanno accolto gli oltre 800 partecipanti al via, pronti a domare i tornanti di alcuni dei passi più iconici del ciclismo tricolore, per una Granfondo con importanti contenuti sportivi e un gran portato valoriale. Uno spettacolo unico, che ha attirato a Livigno anche un gruppo di concorrenti speciali, capitanato da Sonny Colbrelli, Andrea Pusateri, Antonio Rossi, Gilberto Neirotti e Cristian Zorzi.

Le due varianti del percorso, entrambe con partenza presso l’Aquagranda, il Centro di Preparazione Olimpica di Livigno, fiore all’occhiello della proposta sportiva e turistica della località, hanno testato la resistenza degli atleti, grazie alla presenza di alcune vette tecnicamente impegnative, per quanto molto pedalabili, come la Forcola, il Bernina, l’Umbrail e il Foscagno: piccole imprese, da compiere immersi nella bellezza di scenari mozzafiato.

Tra gli uomini, vittoria di Mattia Gaffuri, in forze all’ASD Swatt Club, che ha concluso i 167 chilometri di fatiche, impreziositi da oltre 4300 metri di dislivello, in 5 ore, 6 minuti e 52 secondi, precedendo nettamente Michele Negri e Paolo Castelnovo (entrambi ASD Team MP Filtri), rispettivamente secondo e terzo al traguardo. Per Gaffuri, autentico dominatore della Granfondo è stato decisivo l’affondo sul Passo del Foscagno, che ha scavato una voragine tra lui e il gruppetto degli inseguitori e che gli ha consentito un arrivo in solitaria.

Tra le donne, sempre nella gara lunga, vittoria schiacciante di un’emozionata Carlotta Uber, profondamente legata al Piccolo Tibet, località che frequentava da bambina per lo sci di fondo e che ha ritrovato da atleta adulta grazie alla corsa in montagna e al ciclismo, a testimonianza della ricchezza complessiva dell’offerta livignasca. Gioia Chiodi e Lisa Wiestner, autrici di un’ottima prova, anche se distanti dalla vincitrice, completano il podio.

 

Nella Medio Fondo, il percorso breve da 106 chilometri e 2050 metri di dislivello, il successo è andato a Thomas Bergamini (ASD Bike and Fun Team) tra gli uomini e a Luisa Isonni (Boario ASD) tra le donne. Netta l’affermazione di Isonni, che ha rifilato oltre sei minuti di distacco ad Anna Cadorin, seconda, e quasi dieci a Caterina Canclini, comunque ottima e terza. Più combattuto il finale della gara maschile, con Bergamini che si è assicurato la vittoria su Christian Martinelli soltanto grazie allo scatto decisivo sul Passo d’Eira.Terzo Stefan Kirchmair che, oltre alla soddisfazione del podio, torna a casa anche con una bici Pinarello, partner della Granfondo Alé la Merckx, per aver vinto la “sfida a Pogacar”, una speciale classifica dedicata al tempo di percorrenza degli atleti tra il Passo d’Eira e il Mottolino, organizzata per celebrare l’impresa sportiva del campione sloveno allo scorso Giro d’Italia, quando arrivò in solitaria sul traguardo più duro della corsa rosa 2024, stretto tra due ali di folla. Un finale di tappa diventato immediatamente un instant classic e oggi a disposizione di tutti gli appassionati delle due ruote per testare le proprie qualità e per godersi un’ascesa senza paragoni.

Per Kirchmair un gran ritmo di scalata e un crono fermato a soli 33 secondi dal tempo di percorrenza della maglia rosa: una notevole performance tecnica, un ricordo da conservare e il modo perfetto per chiudere una grande giornata di ciclismo e partecipazione.

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